Internet è un mondo in cui le informazioni giungono con un ritmo incessante, qual è, quindi, un punto focale di differenza che permette di far risaltare il proprio messaggio sopra gli altri? L’immagine.
- Il nostro cervello dedica più risorse alla “vista” che a ogni altro senso
- Le immagini visive catturano l’attenzione, richiamano risorse, migliorano la comprensione e l’interpretazione e contribuiscono all’acquisizione di nuove abilità
- L’effetto di superiorità dell’immagine dimostra che le immagini sono ricordate meglio rispetto alle controparti nelle parole, e contribuiscono (per la maggior parte) nelle attività di memoria e di riconoscimento.
Con la gigantesca espansione che i social network hanno avuto negli ultimi anni, soprattutto quelli che danno ampi spazi agli elementi visivi, come Facebook, Pinterest, Instagram, si è diffusa la pratica di “raccontare storie attraverso le immagini”.
Si tratta di un processo di organizzazione e costruzione della “narrazione di un racconto”, che usa le immagini come mezzo comunicativo.
Grazie a un racconto, una persona riesce ad attirare l’attenzione dei lettori.
Quest’arte ha origini storiche: racconti epici, fiabe, pittogrammi, pittura, scultura.
Molte arti antiche si basavano sulla narrazione di una storia attraverso le immagini.
Il nostro cervello riesce a ricordare più facilmente gli elementi visivi, mentre fa molta più fatica su quelli scritti (testo) o quelli ascoltati (parole).
Oggi, nei social media e nei mezzi di comunicazione digitale, l’arte di raccontare con le immagini ha un nome ben preciso: Visual Storytelling.
Il Visual Storytelling utilizza il potere delle immagini per coinvolgere il lettore a livelli più profondi con lo scopo di portarlo a un’esperienza personale più emozionante.
Grazie allo Storytelling ogni persona ha l’opportunità di raccontare la sua storia utilizzando fotografie, immagini, video che (con un click) vengono pubblicati istantaneamente sul web e sui Social.
Cosa rende narrativa un’immagine? E come si costruisce, quindi, un’immagine narrativa?
Le immagini hanno un potenziale comunicativo che, per essere evidenziato, richiede specifiche regole e caratteristiche (grammatica del racconto visuale).
In definitiva il Visual Storytelling richiede la conoscenza e l’applicazione delle regole della “grammatica visiva” per poter creare racconti visivi.
Rispettando queste regole e le relative strategie di realizzazione, i racconti visivi consentono di raggiungere obiettivi fondamentali per la comunicazione personale: maggiore velocità di apprendimento, maggior coinvolgimento sociale, migliore facilità di memorizzazione.
Il Visual Storytelling si avvale sia di elementi visivi, interattivi o meno, sia di strutture specifiche in forma e contenuti, per l’elaborazione dei contenuti.
Tra gli strumenti utilizzati per creare narrazioni visive, i principali sono:
- Foto (personali e professionali)
- Gif (immagini digitali usate per brevi animazioni)
- Presentazioni in slides (Powerpoint e Keynote)
- Infografiche (illustrazione di dati in forma visiva)
- Video (amatoriali e professionali)
Attraverso questi strumenti, e con precisi percorsi, si creano dei veri e propri “storyboard”, come avviene nella produzione dei film nel cinema o negli spot pubblicitari.
Con una pianificazione e un obiettivo specifici, si creano sequenza e narrazione visiva della propria storia o messaggio: “Cosa voglio far capire/percepire attraverso questa storia?”, “Cosa voglio raccontare?”.
Nella maggior parte dei casi il Visual Storytelling si indirizza verso la narrazione di storie molto brevi e curate (in alcuni casi preparate anche da specialisti del cinema), e sono spesso di carattere formativo, emozionante, divertente.
Le Storie Visive sono la piattaforma più convincente nel mondo digitale: le persone si ricordano quello che hanno imparato e diffondono il messaggio.
Proprio come la trama di un gioco, di un film o di un romanzo famoso rende un contenuto vivido e memorabile il Visual Storytelling, oltre che nella parte puramente grafica, presenta caratteristiche e struttura ben definite.
Ad esempio le Storie devono evidenziare una trasformazione: quando le persone leggono e “vedono” una storia (per esempio) di un lettore in difficoltà, partecipano e parteggiano per lui mentre supera ostacoli ed emergenze in un momento particolare della sua vita, dove alcune cose sono cambiate in modo importante (una nuova prospettiva lo aiuta a risolvere una situazione difficile).
È importante incorporare in una storia visiva la dimostrazione che convinzioni e comportamenti, descritti nel messaggio, dimostrano come altri lettori che abbiano adottato gli stessi concetti, attraverso un loro cammino, abbiano raggiunto un traguardo importante o una soluzione a un loro problema.
Questo aiuta le persone a “transitare” dal mondo quotidiano a nuovi punti di vista e ritornare trasformati nella vita sì di tutti i giorni, ma con nuove intuizioni e strumenti.
Il Visual Storytelling è al centro delle strategie comunicative sia delle persone, sia delle aziende, sia delle istituzioni perché non basta più scrivere il nostro messaggio, ma è necessario raccontarlo (anche visivamente) emozionando.
Un’immagine efficace può creare una sensazione positiva nei lettori, influenzando il loro giudizio e la valutazione di un concetto creando, così, nell’utente un’esperienza di apprendimento utile ed efficace.
Le immagini possono aumentare le sensazioni positive e la motivazione perché “parlano” direttamente alle nostre emozioni.
Per questo la comunicazione visiva è lo strumento essenziale per vivere, condividere e comunicare sui Social.